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In queste prime riflessioni ti sto invitando a fare bilanci.
Datti il tempo di capire chi sei.
A che punto sei con la felicità.
Fai, vai, torni, muovi, ti muovi. Ogni tanto sei. Stai, non stai.
Ma dove sei tu? È chiaro il tuo attuale blocco – curioso il nome, no? – di partenza?
Mia intenzione non è sviluppare frustrazione o rimpianto. Tutt’altro.
Mi piacerebbe tu ed io guardassimo con fiducia alle innumerevoli opportunità che abbiamo per passeggiare senza fretta verso chi vogliamo essere. No stress. Talvolta ci basta rotolare e arriviamo. Talvolta serve un salto, un giro di boa. Il cambiamento può concretizzarsi nell’abbandono di quella minuscola cosa che sempre fai e poco ti dà, nell’autentico ascolto tuo e/o dell’altro, nel decidere che… sì, quel no puoi dirlo e proprio quel no è un chiaro sì a te.
Quello che c’è stato, inevitabilmente resta così. E è bene imparare ad accettarlo. Quel che è e sarà dipende da chi sei oggi e cosa fai di quel che sei. I tempi sono incerti, eppure sono tuoi.
Facile prenderne atto? Forse interessante.
Con la pratica possiamo farcela.
In radio l’altro giorno proponevano un quesito: pillola blu o pillola rossa?
Pillola blu = torna ai tuoi 10 anni con la testa di oggi
Pillola rossa = vai avanti di 20 anni da oggi con cento milioni in tasca.
Bella m. Tu cosa sceglieresti?