Coscienza
Pensiero e intelligenza
Comprensione
Consapevolezza
Trascendenza e immanenza
(ri)conoscenza di sé
Significato
Unità
Eravamo rimasti qui: tu cresciutello, abbastanza per cominciarti a sentire non solo goccia nell’oceano, bensì anche oceano nella goccia.
Sei adolescente, forse hai qualche anno in più. Puoi sempre crescere. Mangi e dormi da anni, il cuore sobbalza e, se lo ascolti, sai stare al salto. Pensi. Hai idee. Progetti. Magari riesci pure a metterli in pratica. Ti accorgi che pulire e nutrire il corpo è (stato) il punto di partenza. Devi adoperarti anche per la pulizia mentale, ché agire domani secondo i pensieri di ieri, puzza come ascelle dimenticate.
Quella storia di mente e corpo disgiunti, diversamente abili e validi, che la cultura ti ha consegnato, funziona poco. La mente dà direzione a movimento e azione del corpo, il corpo dà sostanza alle idee della mente – toh, le discipline mente-corpo e il benessere olistico non sono idiozie. L’induzione e la deduzione di Aristotele danzano come Shakti e Shiva. Liberi la mente dai confini del corpo, manifesti la mente con il corpo. E non puoi fare altrimenti: goccia e oceano tu sei.
Sviluppi coscienza. Metti insieme le cose, raccogli informazioni dal mondo, fai rete. E poi vai oltre. Oltre i particolari e il finito della scienza, in quella dimensione dove tutto si fa uno senza
spiegazioni. E tu stai bene. Non cerchi più tante risposte, (ti) fai le domande giuste. Qual è il significato?
Per te c’è sempre una sola via? O nessuna?
La verità ti è stata consegnata e tu ci credi ciecamente?
Sei febbrilmente devoto?
Intellettualizzi tutto?
Sei cinico fino al midollo?
Non metti nulla in discussione oppure discuti tutto?
Manchi di curiosità?
Hai difficoltà di apprendimento?
Eccedi nell’attaccamento alla materia? Comfort materiali e dipendenza dalla sicurezza (delle cose, degli eventi) ti dicono qualcosa?
Alla fine hai sempre ragione?
Cambi difficilmente schemi di pensiero e convinzioni, anche se palesemente nocivi/errati?
Non (ti) metti in discussione? O lo fai troppo?
Appari tanto distaccato dallo spirito da essere ingombrante con il corpo?
Soffri di amnesie?
Ti dissoci dal corpo, anche dimenticandone i bisogni primari? O ti fissi su di esso, con controllo eccessivo di aspetto e nutrizione?
Sei molto indulgente verso te stesso? Oppure, al contrario, chiedi sempre massima rettitudine, a te in primis?
Sei religioso perché devi non perché credi?
Le tue convinzioni non hanno valore?
Vivi all’insegna della beata ignoranza?
Sahasrara. Settimo chakra.
Sommo del capo, corteccia cerebrale.
Tu sei parte del tutto e il tutto è parte di te.
“Per essere libero, devi sapere. Per sapere, devi conoscere. Per conoscere, devi studiare.”
Studia, impara.
Medita. Tra i tanti modi per farlo, trova il tuo:
Osserva il respiro.
Muovi il corpo con spontaneità.
Ripeti un mantra.
Cammina con consapevolezza dei passi.
Concentrati sugli stimoli di un senso, su una luce o su un colore.
Con presenza ascolta una musica, guarda uno spettacolo o un panorama.
Segui visualizzazioni e meditazioni guidate.
Mindfulness.
Parla di te in terza persona, come dessi testimonianza di te. E poi esplora il punto di vista del testimone/tu fuori da te.
Prega. Rivolgiti all’oltre.
*background e testi di riferimento fanno capo a Anodea Judith